Nei tempi più remoti le zone della pianura salentina erano coperte per l’intera superficie di un manto spontaneo di macchia mediterranea, e di una varietà di specie vegetali che giungeva a circa 2 mila unità. Poi arrivò lo sfruttamento dell’uomo: gli agricoltori usavano delimitare il territorio a loro affidato mediante muretti a secco, a disboscare per produrre alimenti sia per l’uomo che per gli animali o a fornire materie prime per la conduzione dell’azienda agraria.
Il paesaggio ha subito dunque una rdicale trasformazione; nonostante ciò numerose persistono le specie animali e vegetali nei dintorni di Lido Marini, una delle zone ancora quasi incontaminate del Salento.
Oggi in queste campagne restano circa 1500 specie nella flora del Salento, e tra esse numerose sono quelle totalmente assenti nel resto dell’Italia: preservarle e difenderle non è solo un dovere civico ma significa soprattutto lasciare che le generazioni future godano dello stesso nostro patrimonio floristico.
Tra le specie tipiche delle campagne attorno a Lido Marini, si può ricordare il “Kummel di Grecia” che si adatta bene a zone di roccia calcarea; l’“Erica manipuliflora Salisb” (o Erica Pugliese) che qui è diffusissima; il “Sarcopoterium Spinosum” detto spinaporci che in passato veniva utilizzato in forma di decotto, per curare le malattie; la “Centaurea leucadea” comunemente conosciuta con il nome di Fiordaliso di Leuca, con fiori riuniti in grossi capolini color porpora; l’“Aurina leucadea” (alisso di Leuca); la “Campanula versicolor” dai fiori vistosi, di colore bianco-roseo a volte azzurro pallido; il “Limonium japigycum”; l’”Juniperus oxycedrus”.
Da ricordare senz’altro a parte è la famosa quercia Vallonea dalla chioma globosa, che con i suoi ormai rari esemplari talvolta forma dei piccoli boschetti nei pressi dei dintorni collinari di Lido Marini. Un maestoso esemplare di 700 anni con una circonferenza alla base di 4,25 metri, si trova a soli una ventina di chilometri da Lido marini, in località Tricase.
Nei pressi di Lido Marini, senz’altro non mancheranno l’Olivo, il Fico d’india che cresce spontaneo, il Mandorlo che da gennaio a marzo riempie tutto coi suoi fiori sempre al centro di culture, miti e folclore.
I papaveri, fiori di prato estremamente delicati e sottili, già a fine aprile riempiono le campagne.
Le Orchidee spontanee tipiche della campagna di Lidi Marini, sono famosissime per il colore, la struttura e la maestosità del fiore dalle infinite variabilità di forme e di colori.
Nell’ottica della produzione a tutti i costi è stato spesso trascurato il ruolo delle siepi di macchia mediterranea, nella zona delle campagne di Lido Marini: esse sono fondamentali per l’equilibrio ambientale degli spazi agricoli perchè hanno un’azione frangivento specialmente nelle zone litoranee riducendo i danni meccanici alle colture adiacenti, e perchè limitano le perdite d’acqua per traspirazione delle piante, riducendo quindi i fabbisogni idrici. Molto importante è acnhe la loro azione di protezione del suolo.